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Enrico Ducrot


Nato a Roma in una famiglia di appassionati viaggiatori, per Enrico Ducrot scoprire luoghi e culture del mondo fa parte del suo DNA.

Il bisnonno paterno Vittorio Ducrot viaggiava spesso fu lui ad arredare i più bei transatlantici italiani (tra tutti il REX) e alcuni degli alberghi più prestigiosi come Villa Igiea a Palermo, l’Excelsior e il Grand Hotel a Roma. Il nonno materno Giuseppe Mosca raggiunse a cavallo l’allora Costantinopoli durante la Prima Guerra Mondiale, mentre nonno Enrico, grande velista di Mondello (Palermo), riadattò un hangar per idrovolanti della Prima Guerra Mondale.

A quindici anni, Enrico ha già visitato l’Asia Centrale (Uzbekistan), l’Afghanistan, il Kashmir e il Ladakh. Ha costeggiato la Turchia in barca e attraversato il Medio Oriente più volte in auto, in moto e in bicicletta. Mentre studiava Archeologia e Storia dell’Arte all’ Università di Roma, si e’ recato tre volte a Ebla in Siria per collaborare con il Prof. Matthiae negli scavi in Giordania. Nel 1989, dopo un corso di Lingua e Letteratura Turca di Anna Masala, vince una borsa di studio per raccogliere materiale bibliografico che lo porta a scoprire alcuni monumenti in Lidia e in Frigia ai quali dedica la sua tesi di laurea. Contemporaneamente sviluppa un sistema di catalogazione sui marmi della Magna Mater, del Palatino, diretto dal Prof. Patrizio Pensabene. La lunga permanenza ad Istanbul tra corsi e biblioteche, l’incontro dei principali studiosi di antichità preclassica in giro per la Turchia e lo studio dei marmi romani danno a Enrico lo spunto per pubblicare un importante studio sulla “breccia di Hereke, una pietra decorativa usata in epoca romana e soprattutto bizantina ed islamica. La spinta principale per i suoi frequenti soggiorni in India e nel Sud Est Asiatico è la messa in discussione della centralità della cultura occidentale e la sua riflessione di quanto il mondo abbracciasse realmente i valori europei. Nel 1991, entra nello staff del tour operator di famiglia Viaggi dell’Elefante, viaggiando ancora in Medio Oriente, in Asia Centrale, in Estremo Oriente e Sud America. Nel 1997 trascorre la sua luna di miele in Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan. Nel 2001 partecipa alla creazione di un campo tentato in una zona marina protetta della Baja California, il Baja Camp, vincitore del Premio ambientale al World Travel Market 2003.

Qui si avvicina per la prima volta al tema dell’ecoturismo che lo porta a realizzare nel 2005 il progetto ECOLUXURY, un processo di produzione che combina l’economia sostenibile con i più alti standard qualitativi, in contrapposizione ai prodotti turistici di massa basati su modelli obsoleti e non sostenibili. Lusso quindi non inteso come superfluo o costoso, ma dal latino LUXUS, la cosa più bella o buona di altre che evoca ammirazione e consenso.

Nei suoi tanti viaggi, riscontra come il turismo di élite è spesso più sensibile e rapido a percepire le nuove esigenze e a rinnovarsi ed intuisce che il progetto ECOLUXURY può essere il laboratorio e traino di un nuovo modello sostenibile di fare turismo. Professore di Archeologia e Turismo presso l’Università di Lucca, è il primo in Italia a tenere un corso di Pianificazione del Territorio nell’ambito del turismo responsabile, presso la IULM di Milano. Nell’insegnamento trasmette agli studenti universitari l’esperienza pratica degli imprenditori associati in ECOLUXURY e al suo coinvolgimento diretto nella realizzazione de “Le Grotte della Civita”, un albergo diffuso presso i Sassi di Matera, voluto fortemente da Daniele Kihlgren in un sito, oggi, patrimonio Unesco.

La sua passione per i libri lo porta a pubblicare 2 carte geografiche dell’Asia Centrale e a realizzare due documentari sui carnet di viaggio di Stefano Faravelli. Enrico ha oggi una delle più grandi collezioni di libri di viaggio d’Italia oltre ad aver creato la Biblioteca del Viaggiatore, una raccolta virtuale di oltre 10.000 libri legati al tema del viaggio. Continua a fornire know how e supporto organizzativo a progetti di nicchia ad alto contenuto culturale come I Parchi Letterari, una rete di valorizzazione dei territori italiani legati a scrittori e intellettuali. Essere imprenditore e CEO di Viaggi dell’Elefante ed ECOLUXURY Travel permette a Enrico di far convergere in queste due importanti realtà turistiche tutti i suoi interessi.

L’archeologia, il turismo, la documentazione (libri) dei cambiamenti del territorio, l’ecologia applicata al mondo dell’hospitality, la storia del viaggio, l’università, sono per lui essenziali per ricercare un turismo migliore, di qualità, sostenibile sia ecologicamente che economicamente. Passioni maturate in attività imprenditoriali dove la componente filantropica è sempre più presente. Attualmente Enrico è impegnato nel restituire alla città di Roma un sito archeologico di straordinaria importanza che testimonia l’influenza della cultura egiziana sull’antica Roma. La ristrutturazione di un suo immobile nel cuore di Roma ha portato alla luce l’Arco di Camigliano, ovvero l’arco d’entrata dell’Iseum Campense, un antico tempio romano dedicato a Iside e Serapide del I secolo d.C. Al termine dei lavori di ristrutturazione il sito archeologico verrà aperto al pubblico, mentre il resto dell’immobile diventerà la nuova sede dello Spazio Ducrot, un luogo dove incontrare, coinvolgere e trasmettere le varie forme del viaggio agli appassionati di turismo. Ogni anno Giordano e Luce, i suoi figli, durante i loro viaggi guidano Enrico verso i nuovi modi di vedere e visitare il mondo, con gli occhi delle future generazioni.



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