Santo Stefano di Sessanio è un “albergo diffuso” all’interno di un borgo medioevale fortificato, edificato tra le montagne del Parco Nazionale Gran Sasso, in Abruzzo ad oltre 1250 metri di altitudine. E’ il risultato di un progetto di recupero e di ridestinazione turistica che ha introdotto inedite procedure per conservare l’integrità del borgo storico e del paesaggio circostante, mediante specifici accordi con gli enti territoriali e una ricerca etnografica creata in collaborazione con il Museo delle Genti d’Abruzzo. L’obiettivo finale è quello di conservare l’aspetto estetico originale, che ha determinato l’uso di materiale architettonico di recupero e di un arredamento povero con oggetti autoctoni, tipici della montagna abruzzese. L’albergo diffuso consta di 30 sistemazioni di 4 diverse tipologie tra camere e suite, distribuite in più case del borgo. Completamente ristrutturate, mantengono lo stile rustico e sono arredate elegantemente con mobili antichi di arte povera. I tessuti e le decorazioni sono prodotti dell’artigianato locale, realizzati secondo le antiche tradizioni, come le famose coperte tessute di lana, gli oggetti in ferro battuto e perfino le candele. Anche l’esperienza culinaria si basa sulla tradizione gastronomica abruzzese. I pasti, a base di prodotti freschi e genuini, possono essere consumati presso i due ristoranti del Santo Stefano: il Cantinone e La Locanda sotto gli Archi. Entrambi presentano arredamenti e vasellame che evocano tempi passati. Il soggiorno prevede lezioni di cucina tipica abruzzese, di panificazione e di pasticceria per imparare l’arte del pane, della pasta fresca e dei dolci fatti in casa. Il corso di tessitura e di saponificazione raccontano le tecniche segrete che si tramandavano di madre in figlia, per realizzare le tipiche coperte di lana e profumati saponi naturali. Trekking, passeggiate a cavallo, pic nic ed itinerari gastronomici, con pasti nei ristoranti stellati dei dintorni, completano l’offerta del Santo Stefano per una vacanza autentica e diversa dal solito.
Il Ristorante ha subito un’opera di restauro in ottica severamente conservativa. Lo spazio interno si caratterizza per i due grandi archi in pietra che poggiano su colonne di sostegno. La tradizione gastronomica abruzzese nel progetto sul cibo, parte dall’utilizzo esclusivo di colture autoctone fino alla presentazione domestica delle pietanze nel piatto.I tavoli e le sedie sono precedenti al XX secolo; i piatti ed il vasellame in ceramica sono realizzati a mano e ispirati ad una ricerca sulla ceramica d’uso commissionata al Museo delle Genti d’Abruzzo.
Location ideale per concedersi un trattamento massaggi in pieno relax con sottofondo di musica new age, olii profumati, tisane e numerose candele. L'hotel organizza anche corsi di meditazione, yoga e pilates, al chiuso o all’aperto, individuali o di gruppo.
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Sextantio vi offre la possibilità di mettersi alla prova con farina, uova e mattarello. Vi propone una lezione di due ore per conoscere la tradizione gastronomica abruzzese con il momento finale dell’assaggio. Con lo Chef esperto della Locanda sotto gli Archi, potete preparare la pasta “alla chitarra” e i ravioli di ricotta, le pallotte di pane e di formaggio. Per finire in bellezza anche le tipiche “Ferratelle”.
Sextantio vi mette a disposizione una guida esperta del nostro territorio che vi insegnerà a preparare la pasta per la pizza ed il pane per poi cuocerli in un forno a legna del XVI sec.
Mettetevi pronti a cementarvi per un paio d’ore nella realizzazione di tessuti con le antiche tecniche e gli strumenti originali. Dopo una breve introduzione all’arte della tessitura, insieme ad una massaia locale potrete finalmente concretizzare quanto fin qui tramandato oralmente dalle nostre nonne. Sextantio mette alla vostra disposizione, anche dei corsi di tintura della lana grezza.
La ricetta ‘segreta’ era affidata alla memoria delle donne e tramandata da una generazione all’altra all’interno dello stesso nucleo familiare. Durante il corso, vi verrà svelato dal nostro profumiere artigiano di fiducia, la ricetta del sapone. Il corso prevede 2 ore di laboratorio con la presentazione degli ingredienti e la preparazione delle miscele per la saponificazione. Dopo l’essiccazione, il sapone verrà diviso in panetti da portare a casa per la stagionatura.