Il progetto del Laghi Nabi, il cui nome non è altro che la fusione tra Natura e Bioarchitettura, nasce con l'intento di donare nuova vita ad un’area abbandonata, mantenendone il retaggio e recuperando le caratteristiche degli elementi di archeologia industriale. Il lungo ed impegnativo processo di bonifica e riqualificazione ha permesso di recuperare reperti antichi rinvenuti in un'area anticamente sommersa dal mare da cui derivavano le successive cave e motivo per cui è possibile rinvenire conchiglie passeggiando lungo i laghi. I bacini d'acqua dolce sono proprio l'eredità lasciata dalle cave di cui restano i quattro silos sapientementi restaurati e che oggi sono monumento di archeologia industriale e memoria storica del luogo.